12 vini estremi per una carta vini fuori dal comune
Carattere e identità sono elementi fondamentali per costruire una carta dei vini che rispecchi a pieno l’anima di un locale e la passione dei suoi creatori. Poi, sappiamo bene quanto la narrazione sia importante quando si parla di vino. E da raccontare, i vini estremi ne hanno eccome: le condizioni climatiche e ambientali spesso particolari, le ripide pendenze su cui vengono allevate le viti, la fatica di una raccolta sempre manuale, la personalità che tutto questo trasmette al vino.
Per questo, se volete dare un tocco di grande originalità alla vostra carta dei vini, l’idea giusta potrebbe essere proprio quella di inserire una sezione sui vini estremi. Ve ne proponiamo dodici, che fanno parte del nostro progetto “Vini Estremi”: nato nel 1999, dà spazio a piccoli-grandi vignaioli del nostro Paese che, in zone sconosciute e impervie, spesso in minuscoli fazzoletti di terra strappati alla montagna, alla roccia e al mare, sanno produrre vini unici e preziosi. Dall’estremo Nord al profondo Sud, abbiamo selezionato vini che nascono dalla sabbia, dai terrazzamenti, nel vento e ad altitudini proibitive. Uve uniche, sopravvissute a guerre e filossera grazie a chi, con dedizione, ha combattuto per permettere a ogni acino di continuare a regalare dei vini straordinari. I Vini Estremi sono prodotti con tenacia e racchiudono emozioni che esprimono l’indissolubile legame con il paesaggio e la storia da cui provengono.
CAVE MONT BLANC - X.T. EXTRABRUT MORGEX METODO CLASSICO
Nasce a 1.100 metri di altitudine, all’ombra del Monte Bianco, tra i vigneti più alti di Europa di Morgex e La Salle, in Valle d’Aosta, lo Spumante Metodo Classico X.T. di Cave Mont Blanc. Prodotto con uve Prie Blanc in purezza raccolte rigorosamente a mano, questo vino esprime tutta l’originalità e il carattere autentico del vitigno autoctono da cui deriva. Di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e perlage fine e persistente, X.T di Cave Mont Blanc si esprime con sentori minerali intensi ed eleganti che incorniciano un bouquet di frutta ed erbe di montagna, mandorla, agrumi e fiori bianchi. Al palato è fresco e agile, con una sferzata acida ben bilanciata dalla sapidità e dalla morbidezza del sorso. Ottimo come aperitivo, è perfetto da stappare abbinato a Jambon Cuit alla brace o a crostacei e frutti di mare.
CAVE DE DONNAS - DONNAS
All’imbocco della Valle di Gressoney, in Valle D’Aosta, si ergono vigneti straordinari, simbolo dell’operosità dell’uomo sulle montagne. Donnas è la culla del primo vino DOC della Valle d'Aosta, che porta lo stesso nome della località valdostana dove la viticoltura ha radici antichissime, nonostante l’ostacolo rappresentato dalla forte pendenza della montagna, “sconfitta” dai terrazzamenti secolari che trattengono i declivi con muri alti anche 4 metri. Prodotto sulle coste rocciose dei Comuni di Donnas, Pont-Saint-Martin, Perloz e Bard in prevalenza da uve di Picotendro, clone montanaro del Nebbiolo, Donnas di Cave de Donnas è un vino conosciuto e apprezzato da secoli (con testimonianze storiche che risalgono al 1200), che invecchia per almeno 12 mesi in botti grandi di rovere. Di colore rosso rubino, al naso regala note fini di frutti di bosco e leggeri sentori speziati, mentre il sorso è secco e vellutato, con sapori di frutti di bosco e tocchi speziati e un fondo gradevolmente mandorlato che lo rendono ideale per accompagnare carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.
LA CHIMERA - AVANÀ VAL SUSA FINIERE
Nel cuore della Val di Susa, in provincia di Torino, Stefano Turbil ha fondato nel 2005 l’azienda agricola La Chimera con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue varietà (come Avanà e Becuet), recuperando vecchi terrazzamenti oltre i 700 metri di altitudine che rischiavano l’abbandono, dove oggi lavora con cura e dedizione i suoi vigneti. Finiere è uno dei prodotti di tanto impegno e amore: un vino rosso autentico ottenuto da uve Avanà in purezza (recuperate da Turbil) lavorate rigorosamente a mano e in regime biologico. Lasciato macerare sulle bucce per circa 7-10 giorni, viene vinificato senza solfiti aggiunti, mentre la fermentazione malolattica si svolge contemporaneamente a quella alcolica con inoculo di batteri. Il risultato è un vino di pronta beva, rosso rubino chiaro, dal profumo fresco di petali di rosa e piccoli frutti a bacca rossa e di media struttura, con un retrogusto che ricorda la mandorla selvatica.
CANTINE GARRONE - NEBBIOLO SUPERIORE PRÜNENT DIECIBRENTE
Situata nella parte più settentrionale dell’Alto Piemonte, a Oira di Crevoladossola, dove si coltiva perlopiù il Prünent, clone antico del Nebbiolo, Cantine Garrone, oggi alla sua quarta generazione, si dedica alla cura di un terroir in cui la produzione di vino è documentata fin da 1309. Qui la coltivazione è manuale, dalla potatura alla vendemmia, dal momento che le vigne sono collocate lungo i ripidi pendii delle montagne, segnati da massicci gradoni scavati nella roccia e delimitati da muretti a secco. Per Prünent Diecibrente Valli Ossolane DOC Nebbiolo Superiore vengono utilizzate le uve provenienti da un unico vigneto del 1920 a Pello di Trontano. Un vino setoso e appagante con fresche venature aspre, che sottolineano il DNA del vitigno protagonista. Affinato 15 mesi in botti di legno, Diecibrente si contraddistingue per il suo colore rosso rubino con sfumature granato, le sue note profonde di agrumi, artemisia e pepe, mentre al sorso è rotondo e allungato da fini spine acide. Ideale da sorseggiare con carni in umido e formaggi a media stagionatura.
MAIXEI - DOLCEACQUA SUPERIORE BARBADIRAME
In provincia di Imperia, prima che il mare lasci spazio ai territori aspri del Piemonte, c’è una terra di mezzo, punto di incontro di più climi e culture: siamo a Dolceacqua, in Val Nervia, territorio dove Maixei coltiva le sue vigne lungo i pendii scoscesi della Liguria di Ponente. La cooperativa, che nel nome richiama l’antica tradizione dei muretti a secco (in gergo locale maixei) riunisce 30 soci, custodi silenziosi di questo prezioso patrimonio. Coltivazione, lavoro manuale e vinifcazione in purezza, tra assenza di elementi estranei e impurità e processi di alterazione del mosto minimi, caratterizzano la cooperativa ligure che produce i suoi vini rossi usando unicamente uve Rossese, protagoniste di Dolceacqua Superiore Barbadirame. Un vino eroico di colore rosso rubino che durante l’affinamento in tonneaux vira verso tonalità granata. Dal sapore morbido, sapido, leggermente caldo e vellutato con un fondo amarognolo, al naso richiama profumi di fragola di bosco, rosa e viola appassita, a cui si aggiungono con l’affinamento note di liquirizia e di erbe aromatiche. Perfetto come accompagnamento per formaggi stagionati, cacciagione e piatti tipici liguri come capra e fagioli.
LUCA FACCINELLI - VALTELLINA SUPERIORE GRUMELLO TELL
Un blend di uve Chiavennasca, Rossola e Pignola provenienti da un vecchio vigneto terrazzato in località Dossi Salati, in Valtellina, a 650 metri sul mare e con pendenze fino al 70%: ecco il Valtellina Superiore Grumello Tell di Luca Faccinelli. Un vino frutto della passione per questa terra ai piedi delle Alpi, dove le operazioni in vigna vengono eseguite esclusivamente a mano. Qui i vigneti sorretti dai muri di pietra con oltre mille anni di storia custodiscono viti longeve di Nebbiolo, di oltre ottant’anni, con cui si producono vini unici e fuori dal comune. Tell colpisce per il suo carattere importante, che fa leva su equilibrio e profumi ricchi, tra note di frutta a polpa rossa e sentori mentolati e balsamici. Al sorso è fragrante, dinamico e fresco con un gusto sapido e balsamico che lo rende ideale per piatti a base di carne rossa e in particolare con il filetto di manzo alla griglia.
VILLSCHEIDER - RIESLING VALLE ISARCO
Un vino bianco intenso ed elegante che ben rappresenta i tratti tipici della viticoltura della Valle Isarco: il Riesling di Villscheider, da uve 100% Riesling Renano coltivate a 700 metri di altitudine nell’area di Bressanone, con la sua mineralità e verticalità cattura l’essenza della Valle Isarco. Un Riesling alpino di grande freschezza, con un sorso snello e leggero in cui la presenza di una lieve dolcezza residua si accompagna a un'acidità grintosa. Al naso regala profumi delicati di fiori bianchi e biancospino, note di mela verde, pera e pesca bianca, costellate da sfumature di fieno appena tagliato ed erbe spontanee della flora alpina. Una finezza aromatica che lo rende piacevole da degustare giovane e in accompagnamento a frutti di mare, ostriche, piatti asiatici e come aperitivo.
POLI FRANCESCO - VINO SANTO NOBLES
Nasce dalle uve Nosiola, unica varietà a bacca bianca autoctona del Trentino, il Vino Santo Nobles della cantina Francesco Poli. Coltivate in regime di agricoltura biologica nei vigneti situati ai margini del lago di S. Massenza, le uve, come da tradizione, subiscono un appassimento di oltre 5 mesi sulle tipiche “arele” (graticci, grazie all’azione dell’Ora del Garda. Durante questo periodo all’interno degli acini si sviluppa la muffa nobile "botrytis cinerea". Il mosto viene poi travasato in piccole botti di rovere dove inizia la fermentazione naturale che, per via dell’elevatissima concentrazione di zuccheri, procede molto lentamente e dura dai sei agli otto anni. Un vino straordinario che sprigiona sentori di acacia, prugna, albicocca secca e uva sultanina che si rivelano sia al naso sia al sorso, accompagnati da note di mandorla e miele, in un insieme vellutato, cremoso, denso, ma non stucchevole perché sorretto da un’ottima acidità. L’abbinamento perfetto per molte tipologie di dolci, dalla millefoglie alle crostate di frutta, oltre che con formaggi e foie gras.
MARISA CUOMO - FIORDUVA FURORE BIANCO
Frutto dell’esperienza di Marisa Cuomo nell’arte della vinificazione, Fiorduva è uno dei principali simboli enologici della Costiera Amalfitana. Un vino estremo, ottenuto dall’assemblaggio delle uve autoctone Fenile (30%), Ginestra (30%) e Ripoli (40%) provenienti dai vigneti di Furore che poggiano su terreni sabbiosi e calcarei, estremamente ricchi di minerali. Le uve sono raccolte manualmente per preservarne le preziose caratteristiche organolettiche che esprimono al meglio il terroir di questo angolo di Costiera. Un vino dai riflessi dorati che al naso emana vene dolci di albicocca matura unite a sensuali profumi di ginestra e con richiami di frutta esotica. Al gusto è morbido, denso e caratterizzato da un’importante persistenza aromatica di albicocca secca, uva passa e canditi. Con il suo sorso ricco, sapido e pieno si sposa con piatti raffinati a base di crostacei, come i tagliolini all’astice.
I VIGNERI - VINUDILICE
Vinudilice è il rosato che nasce tale direttamente nelle vigne di VignaBosco, il vigneto più alto dell’Etna: un misto di uve bianche e rosse (Granache, Minnella Nera, Grecanico, Minnella Bianca e altri vitigni) raccolte e vinificate tutte insieme. La coltivazione del vigneto è fatta a mano e con il mulo, utilizzando solo prodotti naturali, così come durante la vinificazione non sono utilizzate biotecnologie. Nelle annate in cui il vino non raggiuge, per difficoltà climatiche, in modo naturale un grado alcolico di 11%, I Vigneri lo produce in versione spumante con metodo classico e con sosta sui lieviti, dopo la rifermentazione in bottiglia, per almeno 17 mesi. Materico e insolito, Vinudilice è ricco di mineralità: alla vista spicca per il suo colore rosa brillante intenso, mentre cattura l’olfatto con i suoi sentori di lamponi, fragole, melagrane, fiori di tiglio e petali di rosa. In degustazione ritorna la frutta a bacca rossa e sono leggermente percepibili i tannini. Perfetto con gli spaghetti al tonno e ottimo con l’orata alla griglia con pomodori e carciofi, si sposa bene anche con piatti di carne bianca.
SANTADI - BAIE DI PALMAS CARIGNANO DEL SULCIS
Nell’area geologica più antica della Sardegna, il Sulcis, dal 1960 la cantina Santadi è impegnata nella valorizzazione del Carignano, cultivar regina di questo territorio. Un vitigno resiliente, sottoposto in questa zona a condizioni estreme: le radici centenarie affondano nella sabbia, a ridosso del mare, e sono esposte a un clima caldo-arido durante la stagione estiva. Tutte condizioni che danno vita al Carignano del Sulcis Doc Baie di Palmas, un vino “estremo” che dopo la vinificazione in serbatoi di acciaio inox affina in vasche di cemento. Di colore rosso rubino intenso, al naso regala un intenso profumo di frutta rossa matura e sfumature speziate di liquirizia, mentre al palato si rivela elegante e avvolgente, con tannini ben bilanciati, per accompagnare arrosti, carni rosse alla griglia, selvaggina e formaggi di media e lunga stagionatura.
ST. JODERN KELLEREI - HEIDA VISPERTERMINEN
Nel territorio di Visperterminen, piccolo comune svizzero del Canton Vallese a 1.378 metri sul livello del mare, con vista mozzafiato sulle vette alpine la coltivazione dell’Heida ha origini antiche: alcuni ritrovamenti archeologici dimostrano infatti che già i Celti coltivassero in quest’area questo vitigno. Una pratica proseguita nel corso dei secoli e fatta propria dai membri della cooperativa St. Jorden Kellerei che con passione si dedicano alle viti che costellano i pendii montuosi fino a un’altitudine di 1.150 metri. È qui che nasce Heida Visperterminen, la “Perla dei vini alpini”, come alcuni lo definiscono: un bianco dal profumo eccezionalmente fine e delicato con aromi di nocciola, miele e frutta esotica. In bocca è corposo, con una vivacità sorprendente e una bella persistenza. Il calice ideale da servire sia all’aperitivo, con formaggi d’alpeggio, raclette o fonduta, sia come abbinamento ad antipasti a base di foie gras d’oca e salmone affumicato.