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    8 vini delle Isole Minori per ritrovare il mare nel calice

    venerdì, 23 agosto 2024 Francesca Negri, venerdì, 23 agosto 2024 (0 minuti di lettura)

    Costellate da panorami mozzafiato e bellezze paesaggistiche, le isole minori del Mediterraneo sono luoghi affascinanti che custodiscono una ricchezza inestimabile: qui nascono, infatti, vini speciali, unici e autentici che a ogni sorso evocano il mare.

    In queste terre, le vigne sono spesso strappate alla roccia, illuminate dal sole, tormentate dal vento e dalla salsedine e hanno sviluppato caratteristiche straordinarie adeguandosi ai vari climi e alle differenti situazioni geologiche.

    Grazie alla maestria degli isolani possiamo assaporare dei veri e propri gioielli enoici, che noi di Proposta Vini valorizziamo sin dal 1999 con il nostro progetto “Vini delle isole minori”. Dedicare una sezione della vostra carta a questi vini costituirebbe sicuramente un elemento distintivo e di grande originalità. Nel nostro catalogo ci sono ben 63 etichette di vini delle isole tra cui poter scegliere in base alla vostra proposta culinaria. Qui di seguito ve ne raccontiamo alcuni.

    Calzo della vignia - Castellari Isola del Giglio

    Nasce nelle terre di granito dell’Isola del Giglio, nei vigneti terrazzati a picco sul mare questo 100% Ansonica prodotto dalle uve raccolte e selezionate a mano da Simone Ghelli nei tre vigneti di proprietà dell’azienda. Un vino autentico e deciso, che rispecchia il carattere forte dell’isola. Con il suo colore arancione brillante, Calzo della vignia inganna la vista al primo sguardo ricordando un passito, mentre al naso sprigiona note di macchia mediterranea con accenni di frutta secca e albicocca. In bocca è fresco e sapido, lungo ed elegante, con una spiccata componente tannica che lo rende perfetto per accompagnare piatti come bistecca alla fiorentina, pesce arrosto, caciucco alla livornese, acciughe e formaggi erborinati.

    Pandataria Il Vino del Confino - Candidaterra

    A Ventotene, il giovane Luigi Sportiello ha riportato in auge l’antica tradizione vitivinicola, coltivando Fiano, Greco e Falanghina. È da queste uve che nasce Pandataria Il Vino del Confino (un omaggio all’antico nome dell’isola), un vino minerale di color giallo paglierino lucente, che rivela profumi di erbe aromatiche con tocchi di pesca bianca e agrumi, mentre in bocca freschezza e mineralità ben si bilanciano in un sorso elegante e profondo. Un profilo organolettico che rivela le peculiarità di questo angolo incantato d’Italia e l’unicità delle uve di Candidaterra, che crescono su terreni a matrice tufacea di origine vulcanica, accarezzate dai sapidi venti marini e dorate dal sole. Ideale da abbinare con carni bianche e con specialità marinare tipiche dell’isola, come il carpaccio di scorfano.

    Kalimera - Cenatiempo

    Un vino che incarna la natura vulcanica, verace e marinara di Ischia. Prodotto con uve Biancolella in purezza, coltivate eroicamente dalla famiglia Cenatiempo, che appartiene all’isola da sempre, Kalimera si contraddistingue per la sua mineralità e sapidità uniche, oltre che per un bouquet aromatico intenso, che al naso rivela profumi di frutta matura, agrumi e macchia mediterranea, con tocchi di ginestra, per poi schiudersi in bocca con tutta la sua pienezza e freschezza. Un sorso fragrante e con una lunga persistenza che ben si sposa con primi piatti a base di pesce, anche affumicato, verdure ripiene, torte salate e secondi di carne bianca.

    Francangelo Salina - Punta Aria

    Sull’isola di Vulcano, il genio visionario di Francangelo Pollastri ha dato vita alla cantina Punta Aria: laddove c'erano solo sterpaglie e una spiaggia dimenticata, egli rivide la magia di un luogo che fin dai romani era unico per bellezza e per la qualità delle sue uve. Qui, dove i terreni sono composti da sabbie e rocce laviche, la Malvasia ha trovato da millenni il suo habitat perfetto. L’aromaticità di questo vitigno si ritrova in Francangelo Salina, un bianco fresco e morbido in bocca, che spicca per i suoi profumi complessi che ricordano la frutta tropicale matura a polpa gialla, gli agrumi e la macchia mediterranea. Ottimo con frittura di totani o paranza, carni bianche ma anche come aperitivo.

    Grotta dell’Oro - Hibiscus

    L’unica cantina di Ustica, guidata da Margherita Longo, produce vini di grande carattere che ben esprimono la natura vulcanica dei suoli, la vicinanza al mare e la biodiversità del paesaggio. Tra i vitigni autoctoni spicca lo Zibibbo, vinificato da Hibiscus in una versione secca che ne esalta le caratteristiche aromatiche: Grotta dell’Oro racchiude in sé i profumi della Sicilia, con le sue note di agrumi, lavanda, zagara e rosa, unite a sentori di erbe come salvia e rosmarino. Al palato è pieno, fresco, consistente e sapido. L’abbinamento perfetto per una cena in compagnia tra sushi, cous cous di verdure e pesce, fritture e crostacei.

    Ventou de Ma - Tanca Gioia

    Questo vino della cantina sarda di Carloforte, sull’isola di San Pietro, è l’essenza pura del Vermentino di Sardegna. In questo lembo di terra crescono i grappoli di una parcella di vigna ben selezionata e coltivata a piede franco su sabbia che donano a questo bianco profumi eleganti e infinitamente lunghi, con un’inconfondibile punta amarognola finale, un richiamo al nocciolo di pesca e alle mandorle fresche. Ricco ed elegante, Ventou de Ma spicca per la sua piacevole sapidità, oltre che per la sua grande persistenza, da assaporare con piatti come l’aragosta alla catalana, primi piatti con frutti di mare, carni bianche e formaggi freschi.

    St. Sauveur - Abbaye de Lérins

    Sull'incantevole isola di Saint’Honorat, nella cornice della Costa Azzurra, i monaci cistercensi dell’Abbaye de Lérins sono dediti alla produzione di vini eccezionali. L’alchimia unica al mondo creata dal lavoro dei monaci unita alla geografia dell’isola, alla sua posizione, alle caratteristiche del terreno e alla presenza del mare conferiscono ai vini le peculiarità che li contraddistinguono. St. Sauveur è ottenuto da vecchie viti Syrah e invecchiato in botti di rovere francese a grana fine, ed è un vino dal colore porpora che al naso offre un aroma prevalente di mora con accenni di viola e cacao. Al palato presenta una bella acidità e un aroma potente, ampio e generoso con note speziate, leggermente pepate e mentolate, a cui si aggiungono sentori di caffè e cuoio oltre a quelli di mirtillo. Lungo in bocca e con un finale fresco è ideale da degustare abbinato a piatti a base di carne di manzo e agnello, anatra all’arrosto, peperoni ripieni e ratatouille.

    Assirtyko - Volcania Winery

    A nord-ovest del villaggio di Kefalos, sull'isola di Kos, dove i terreni di origine vulcanica sono ricchi di potassio e fosforo, nasce l’Assirtyko di Volcania Winery, piccola azienda a conduzione familiare. Un vino eccellente che al naso rivela note sottili e delicate di pesca, albicocca e mango, con richiami aromatici di gelsomino e chicchi di caffè. In bocca, la sua struttura ricca è ben bilanciata dalla naturale acidità tipica di quest’uva a bacca bianca e per questo è indicato per accompagnare piatti asiatici, pesce arrosto, crostacei, pasta con sughi bianchi e formaggi grassi.

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