Natale: dieci vini da abbinare ai menù delle feste
Un viaggio lungo la nostra Penisola con una deviazione in Francia e Spagna: ecco dieci etichette perfette da portare abbinare ai vostri menu di Natale. Dalle bollicine – immancabili per brindare – ai rossi più complessi e strutturati, abbiamo selezionato dieci “gioelli da bere”, vini unici che ben si sposano con le ricette della tradizione, dagli antipasti al pesce, dai secondi più elaborati fino al dessert.
BOLLICINE
De Vigili - TRENTODOC BRUT ART
Immersa nei vigneti ai piedi delle Dolomiti, la cantina De Vigili di Mezzolombardo (TN) – la cui attività di vinificazione risale all’Ottocento e oggi viene portata avanti dal giovane Francesco – raccoglie e trasforma i frutti di una delle più rinomate aree vinicole del Trentino in prodotti di eccellenza. Ne è una prova il Trentodoc Brut Art, bollicina elegante e vibrante ottenuta da uve 100% Chardonnay coltivate sulla Collina dei Sorni a Lavis nel rispetto dell’ambiente e della materia prima. Dopo la vinificazione e la preparazione del vino base, Art affina sui lieviti per circa 36 mesi: un brut che rispecchia il più possibile l’essenza del Trentodoc e il suo essere una bollicina di montagna, elegante e fine, con una piacevole acidità e pienezza di sorso. Con i suoi aromi di frutta a polpa gialla, frutta esotica e secca, accompagnati da note più complesse di crosta di pane e mineralità, Art è perfetto per un aperitivo e da degustare con crostacei, insalate di mare, crudità di pesce e primi piatti come spaghetti alle vongole o allo scoglio.
Binon Coquard - BRUT EXPRIT SOLERA
Esprit Solera di Champagne Binon – Cocquard è una bollicina che invita a fare un viaggio nel tempo grazie alla particolare tecnica di invecchiamento utilizzata, il metodo Solera, che facendo invecchiare insieme vini di diverse annate (distribuiti in piramidi di botti) crea una riserva perenne, ringiovanita ogni anno senza perdere le note di invecchiamento. Dopo aver riposato per 7 anni in vasche d’acciaio e per altri 8 anni in bottiglia, questo champagne ottenuto da uve in purezza di Pinot Noir sprigiona una sorprendente freschezza che al naso si declina in accenni di agrumi, mandorla, nocciola, frutta candita e vaniglia. In bocca spicca invece un leggero sapore di tartufo che lo rende l’abbinamento ideale per ravioli di pollame con salsa al tartufo o petto d'anatra in salsa agrodolce.
BIANCHI
La Staffa - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore
Espressione del territorio in cui nasce, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore La Staffa, dell’omonima azienda agricola biologica situata sulle colline di Staffolo (AN), è una cuvée identitaria di questo angolo delle Marche votato alla viticoltura. Qui i terreni argillosi e calcarei sono ricchi di carbonato di calcio che dona ai vini una particolare sapidità che li rende esclusivi. Non fa eccezione questo bianco dalla personalità decisa, un’interpretazione sincera e artigianale di una delle denominazioni più importanti di tutta Italia. Fine ed equilibrato, si contraddistingue per il suo ventaglio aromatico nitido e vivace, con profumi floreali di biancospino e ginestra impreziositi da note di fieno, pietra focaia e suggestioni di frutta a polpa bianca. Secco, fresco, di buona sapidità, equilibrato e armonico, questo Verdicchio è ideale per i piatti natalizi a base di pesce e frutti di mare, ma anche da servire in accompagnamento a formaggi freschi.
Candidaterra - PANDATARIA IL VINO DEL CONFINO
A Ventotene, nell’arcipelago delle isole Pontine, il giovane Luigi Sportiello, discendente di una delle più antiche famiglie dell’isola, ha ripristinato l’antica tradizione vitivinicola scomparsa alla fine degli anni Sessanta. In questa terra incantata, Sportiello e la sua azienda Candidaterra sono dediti alla coltura di Fiano, Greco e Falanghina da cui nasce Pandataria Il Vino del Confino. Un vino minerale che con i suoi sentori di agrumi e macchia mediterranea riflette nel calice le peculiarità dell’isola di cui porta l’antico nome. Ecco, quindi, al naso svelarsi profumi di erbe aromatiche con tocchi di pesca bianca e agrumi, mentre in bocca freschezza e mineralità ben si bilanciano in un sorso elegante e profondo. Un profilo organolettico che rivela l’unicità delle uve di Candidaterra, che crescono su terreni a matrice tufacea di origine vulcanica, accarezzate dai sapidi e incontaminati venti marini e dorate dal sole. Ideale da abbinare con carni bianche, piatti a base di pesce e ricette marinare tipiche dell’isola, come il carpaccio di scorfano.
ROSSI
Tenuta Sella - LESSONA OMAGGIO A QUINTINO SELLA
Il Lessona Omaggio a Quintino Sella delle Tenute Sella è un rosso di raffinata eleganza, fiore all’occhiello della cantina biellese, che vanta una lunga tradizione vitivinicola risalente al 1671. Il vino dedicato a Quintino Sella, ministro delle finanze del Regno d’Italia, è ottenuto da uve Nebbiolo (85%) e Vespolina (15%) coltivate nel comune di Lessona e viene prodotto solo in annate eccezionali. Affinato per 48 mesi in botti di rovere, sviluppa una complessità e un'eleganza uniche. Di colore rosso granato, al naso si apre inizialmente su sentori minerali, per poi proseguire intensamente su sensazioni di piccoli frutti rossi del sottobosco, radici di liquirizia, note vegetali e floreali e rimandi speziati. Al palato si rivela deciso, corposo, avvolgente e ben strutturato, con tannini setosi e un finale balsamico che ben si sposa con arrosti, carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati.
Faccinelli - VALTELLINA SUPERIORE GRUMELLO TELL
Da un vecchio vigneto terrazzato in località Dossi Salati, in Valtellina, a 650 metri s.l.m. e con pendenze fino al 70%, dove tutto viene fatto a mano, nasce un vino frutto della passione per questa terra nascosta tra le Alpi. Qui Luca Faccinelli sta realizzando il sogno di valorizzare il suo territorio e ottenere vini unici, come Tell, un vino estremo, ottenuto da uve Chiavennasca, Rossola e Pignola, con un carattere importante. Nel calice cattura la vista con il suo colore rosso rubino scarico con riflessi violacei, mentre al naso si esprime con sentori di frutta a polpa rossa, fiori secchi, sfumature di spezie arricchiti da sentori balsamici e mentolati. In bocca il sorso è pieno e dinamico, con un’impronta sapida e prolungata. Un rosso che si abbina ad arrosti di vitello, brasato, stracotto d’asino, bollito misto, cinghiale in umido, filetto alla Weelington, fonduta di formaggio, petto d’anatra e tartufo.
Brigaldara - AMARONE DELLA VALPOLICELLA CASE VECIE DOCG
L'Amarone Case Vecie prende il nome dall’omonimo vigneto situato nel comune di Grezzana (VE) a 450 mt slm in Valpantena: uno straordinario appezzamento dove altitudine ed esposizione permettono alle uve di maturare in modo lento e costante, anche nelle annate più difficili. Un blend di Corvina (39%), Rondinella (31%) e Corvinone (30%) che affina due anni in legno piccolo e altri due anni in legno grande dando vita a un Amarone delle “Vigne Alte” che esalta le naturali caratteristiche di un clima di altitudine. Di colore rosso rubino intenso, all’olfatto si rivela molto maturo, quasi tostato, con profumi di mirtillo rosso essiccato, ciliegie, fichi macerati nello sciroppo di zucchero ed erbe aromatiche. A questi sentori segue poi una nota più fresca e soave, con aromi puliti e precisi di cannella, pepe e tabacco. Un rosso di grande struttura, complesso, elegante e vellutato con un finale in bocca persistente in cui spicca una componente tannica giovane e corposa, ma allo stesso tempo levigata. Da gustare come vino da meditazione ma anche con brasati della cucina del veneta come pastissada de caval e stracotto d’asino, ma anche con selvaggina e formaggi stagionati.
Podere il Castellaccio - BOLGHERI ROSSO SUPERIORE DOC IL CASTELLACCIO
Sul litorale della Costa degli Etruschi, nel cuore della Maremma livornese, l’azienda agricola Podere il Castellaccio guidata da Alessandro Scappini produce un Bolgheri Superiore in cui il Cabernet Franc si unisce a una piccola quantità di Pugnitello, antica varietà autoctona recuperata da Scappini nel solco di quanto fatto fin dagli anni Sessanta dal nonno Luigi. Il terreno ricco di scisto e galestro dona eleganza a questo rosso che dopo la svinatura affina 12 mesi in barrique di rovere francese a cui seguono altri 12 mesi in anfore di impasto ceramico e ulteriori 6 mesi in bottiglia. Raffinato e complesso, Il Castellaccio è un vino di grande bevuta, con tannini setosi e levigati che danno un tocco di acidità, rendendolo intenso e piacevole da bere. Al naso il bouquet aromatico è fine e variegato con note di frutta rossa, vaniglia e spezie che lo rendono l’abbinamento ideale con carni rosse in umido, pollame nobile e selvaggina.
Quartomoro - ISOLA DEI NURAGHI CARIGNANO CRG
Sferzate dal vento del mare, le uve di Carignano con cui si produce questo IGT Isola dei Nuraghi nascono da vigneti a piede franco allevati ad alberello nelle campagne di Calasetta in provincia di Oristano. Inserito in un più ampio progetto di recupero dell’espressione più pura dei vitigni sardi con le loro singolarità portato avanti dalla cantina Quartomoro, CRG cattura lo sguardo con il suo colore rubino carico tendente al granato, mentre al naso è intenso e complesso, sprigionando note iodate e balsamiche e interessanti sentori di frutti rossi e spezie. In bocca è sapido e strutturato, vellutato e di buon corpo: perfetto per accompagnare primi importanti, carne in umido e allo spiedo, ventresca di tonno alla brace, salsiccia sarda, salumi vari e formaggi grassi semi stagionati.
PASSITO
Vinedos Verticales - NOCTILUCA
Nasce a Moclinejo, un piccolo paese dell’Axarquía (Malaga), tra vigneti secolari che crescono fino a 1000 m/slm su pendii vertiginosi. Un luogo estremo e fuori dal tempo, dove la viticoltura è fortemente ancorata a tradizioni primordiali, con i muli che lavorano in armonia con i viticoltori. In questo scenario di rara bellezza, le uve di Moscato d’Alessandria provenienti dalla Viña de Reyes (più di 130 anni ed è stata una delle prime a essere ripiantata dopo la fillossera) vinificate in purezza danno vita a Noctiluca Dulce, un vino dolce con riflessi dorati che al naso sprigiona inizialmente profumi di fiori bianchi e frutta a nocciolo per poi lasciare spazio a note agrumate e minerali. Intenso al palato, bilancia perfettamente acidità e dolcezza. Perfetto non solo come vino da dessert ma da degustare con formaggi e foie gras.