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    Vini d'Abbazia: le eccellenze di Abbaye de Lérins

    giovedì, 20 giugno 2024 Francesca Negri, giovedì, 20 giugno 2024 (0 minuti di lettura)

    L'Abbazia di Lerino, meglio conosciuta come Abbaye de Lérins in francese, sorge da oltre 16 secoli sull'incantevole isola di Saint’Honorat, a soli 15 minuti da Cannes, nella splendida cornice della Costa Azzurra. Un luogo unico per misticismo e cultura, in cui spiritualità e tradizione monastica si intrecciano con la produzione di vini eccezionali, mantenendo viva l’antica regola benedettina "Ora et labora" (prega e lavora).

    Fondata nel 405 d.C. da Sant’Onorato, la comunità monastica di Lerino conta oggi ventuno monaci cistercensi che proseguono la coltivazione della vite iniziata dai loro predecessori già nel Medioevo.

    Un’affascinante storia di fede ma anche di dedizione e amore per la terra e la viticoltura, rilanciata a partire dagli anni Novanta grazie alla scoperta di cinque micro-terroir sull’isola. Qui la vite viene ancora oggi coltivata secondo l’antica tradizione della vinificazione per parcella. Questa pratica, introdotta dai monaci cistercensi, consiste nell'identificare, vendemmiare e vinificare separatamente i diversi terroir, permettendo così di esprimere l'identità e l’unicità di ciascuna cuvée.

    Vini straordinari, quelli prodotti sull’isola di Saint’Honorat, frutto del know how e dell’instancabile lavoro di vigneron dei monaci che, rinnovando l’antico legame tra fede e dedizione alla terra, hanno fatto di Abbaye de Lérins una delle eccellenze vitivinicole della Costa Azzurra. Ogni bottiglia è, così, il risultato di un impegno instancabile e di una profonda dedizione: per ottenere un grande vino è, infatti, necessaria non solo la tecnica ma anche una forte e intensa passione per il lavoro, che deve essere condivisa e accomunare tutti i membri della comunità.

    A supervisionare l’intero processo di vinificazione è Fra Marie, che ha studiato enologia presso il Lycée Agricole di Hyères e che affianca Hugo Millet, enologo e maestro di cantina. A coadiuvarli vi sono diversi enologi consulenti come Jean Lenoir, Eric Verdier, Jean-Michel Novelle, Stephane De Renoncourt e l’Institut Coopératif du Vin di Montpellier.

    I vigneti di Abbaye de Lérins

    L’alchimia unica al mondo creata dal lavoro dei fratelli unita alla geografia dell’isola, alla sua posizione, alle caratteristiche del terreno (argilloso calcareo, limoso e sabbioso) e alla presenza del mare conferiscono ai vini le peculiarità che li contraddistinguono.

    Il vigneto dell’abbazia è situato nella parte centrale dell’isola di Saint’Honorat e si estende su una superficie di otto ettari: cinque dedicati alla coltivazione di uve per la produzione di vini rossi e tre ettari per i vini bianchi. Sull’isola sono presenti cinque micro-terroir che permettono di impiantare i vitigni adattandoli alle specifiche caratteristiche di ciascuna zona.

    Oltre alle peculiarità del terroir di Saint’Honorat, anche le tecniche di maturazione della vite sono determinanti nella produzione di questi vini eccezionali.

    Ogni anno, poi, le uve vengono amorevolmente curate e raccolte a mano dai monaci, che dedicano particolare attenzione a ogni fase del processo di produzione.

    Grazie alla presenza di vene verticali nella roccia madre dell’isola che agevolano le radici dei vitigni nell’assorbimento in profondità dell’acqua ottenendo tutti i nutrienti necessari, le viti non subisco stress idrico, che molto spesso caratterizza i vini prodotti lungo le coste mediterranee.

    L’unicità di questo vigneto, (le cui viti hanno un’età che varia dai 12 ai 60-80 anni) e dei vini prodotti è ulteriormente evidenziata dalla varietà delle uve coltivate: per i vini rossi prevalgono le varietà Syrah (4,2 ettari), Mourvèdre (0,5 ettari) e Pinot Nero (0,9 ettari), mentre i vini bianchi si ottengono dalle varietà Chardonnay (2 ettari), Clairette (0,8 ettari) e Viognier (0,3 ettari).

    Le pratiche green dell'azienda

    Fraternità, rispetto, tolleranza, servizio reciproco sono i valori che animano i monaci nella ricerca e nel raggiungimento dell’eccellenza, obiettivo a cui tendono nella vita quotidiana così come nel lavoro in vigna e nel rapporto con un terreno “sacro”, per il quale nutrono massimo rispetto lavorando in armonia con l’ambiente.

    Le fasi di potatura, sfemminellatura e vendemmia vengono svolte manualmente dai monaci: l’ausilio della tecnologia è utilizzato solo per la manutenzione e i trattamenti del terreno. Questi non prevedono l’uso di erbicidi e insetticidi, grazie a un programma di lotta biologica contro gli insetti dannosi per le viti che adotta misure ragionate e preventive contro le malattie, che vengono studiate singolarmente in modo approfondito per poterle prevedere ed evitare applicando prodotti fitosanitari che al contempo rispettano la crescita e l'equilibrio delle viti.

    La viticoltura biologica di Abbaye de Lérins (certificata Ecocert) prevede poi la pratica della vendemmia verde, o diradamento selettivo, che consiste nel ridurre una parte del raccolto eliminando i grappoli in eccesso e migliorando la distribuzione di quelli rimanenti per ottenere uve con una qualità maggiore.

    I vini di Abbaye de Lérins

    Cuvée St Césaire

    Affinato sui lieviti 10 mesi in botti, St Césaire è uno Chardonnay complesso, strutturato e ricco, di colore giallo e oro, con note delicate di pesca gialla, limone e accenni di brioche. Al sorso risulta ricco e cremoso, con sapori burrosi e di pesca gialla; una finezza aromatica accompagnata da un’eccezionale persistenza.

    Cuvée St Cyprien

    Dal delicato colore giallo cristallino con riflessi verdi, St Cyprien, ottenuto da uve Viognier, al naso regala una fragranza elegante che unisce biancospino, albicocca e pesca bianca. Portato alle labbra risulta vivace con note di pesca, supportate da un tocco di limone che esalta il palato intenso. Il finale è teso con delicati aromi floreali.

    Cuvée St Ombeline

    St Ombeline è un vino ottenuto da una parcella di uve Chardonnay riparata da un muro di recinzione dell'abbazia, che protegge i grappoli dalla salsedine marina circostante, facendo sì che questa cuvée sia prodotta lieviti autoctoni al 100%. Invecchiato 10 mesi in botti di rovere, si caratterizza per il suo colore giallo dorato intenso e per la sua delicatezza al naso con sentori di agrumi e fiori di ginestra che si mescolano a pane tostato e vaniglia. Al palato risulta morbido e sostenuto da una fine acidità, per poi rivelare un delicato bouquet di aromi di agrumi, fiori freschi, mineralità e sentori di mandorle tostate.

    Cuvée St. Pierre

    St. Pierre è una cuvée unica al mondo per il suo assemblaggio di vitigni Clairette e Chardonnay e una piccola percentuale di Viognier e Rolle. Affinato 10 mesi in vasche di acciaio inox, questo vino si presenta di colore giallo paglierino, con leggeri riflessi dorati, mentre al naso rivela un bouquet di profumi che spaziano dagli agrumi al miele a cui si aggiungono leggere note di bosso. In bocca risulta intenso, con sapori decisi cesellati da note di pomelo e pere; un sorso sapido con un finale lungo, caratterizzato da aromi di mandorla ed esaltato da sentori di iodio.

    Cuvée St. Eucher

    Cuvée fine e complessa, è ottenuta da uve giovani di Pinot Noir, che gli conferiscono freschezza e rotondità. Di colore carminio con riflessi rubino, emana un profumo intenso di ciliegia, ribes nero e pepe verde. Al sorso rivela invece una delizia di frutti carnosi e una piacevole freschezza.

    Cuvée St. Honorat

    Il 2018 è stato un anno atipico nel Mediterraneo, caratterizzato da molte piogge in primavera e all'inizio dell'estate, richiedendo una vigilanza costante delle parcelle. Il clima più asciutto e caldo a partire dal mese di luglio ha permesso alle uve 100% Syrah di maturare serenamente: queste, anche se raccolte un po' tardivamente, hanno rivelato in cantina grandi qualità, come una bella vivacità e un profumo fresco di piccoli frutti rossi, producendo un vino più fine, morbido e setoso rispetto ad altre annate. Di colore granata, al naso sprigiona note di pepe nero, erbe aromatiche, foglie di tabacco, cuoio e grafite, mentre al palato risulta armonico e con una struttura leggera: un profilo lineare e discreto che mostra tannini ben arrotondati dal tempo. Sul finale emergono note di fieno secco e spezie dolci, oltre a una bella freschezza.

    Cuvée St. Lambert

    Colore granato e riflessi violacei impreziosiscono questa cuvée ottenuta da uve Mourvèdre che con i suoi sentori profondi e deliziosi ci porta in un viaggio fatto di reminiscenze di ciliegia, fico, liquirizia e cuoio che si mescolano fra loro. Al sorso si caratterizza per la sua freschezza ben bilanciata da un'opulenta struttura tannica, la cui generosità è pari solo alla sua finezza. La persistenza delle note aromatiche si orienta verso la marasca e la prugna, e il finale è rotondo e soave.

    Cuvée St. Salonius

    Un Pinot Noir unico e singolare che si differenzia dalle altre etichette prodotte dall’abbazia per il suo gusto complesso e strutturato, soave e fresco. Servito alla giuria del Festival di Cannes e ai capi di stato del G20 del 2011, St Salonius è un vino dai leggeri riflessi rubino e accenni rosati che al naso sprigiona note di amarena matura e frutta con erbe selvatiche macerate nell’alcol. Morbido in bocca, al palato i tannini setosi sono accompagnati da una bella acidità, con un finale fresco e lungo con sentori di frutti rossi.

    Cuvée St. Sauveur

    Ottenuto da vecchie viti Syrah e invecchiato in botti di rovere francese a grana fine, St Sauveur è un vino dal colore porpora che al naso offre un aroma prevalente di mora con accenni di viola e cacao. Al palato presenta una bella acidità e un aroma potente, ampio e generoso con note speziate, leggermente pepate e mentolate, a cui si aggiungono sentori di caffè e cuoio oltre a quelli di mirtillo. La lunghezza in bocca è incredibile e il finale fresco.

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